Trapani
Erice



Poco lontano da Trapani, sulla vetta di un monte isolato si trova Erice, un piccolo e prezioso gioiello dell’antichità.
Dai suoi 750 m. sul livello del mare, Erice gode di un paesaggio eccezionale ed una atmosfera quasi misteriosa.
La città, di origine mitica, fu abitata dall’antica popolazione degli Elimi che costruirono la cinta muraria e vi eressero il tempio dedicato al culto di Venere, dea della fecondità e dell’amore. Passò poi ai Cartaginesi e ai Romani, dopo un periodo di decadenza fu ricostruita dagli arabi e dai normanni per i quali fu Monte San Giuliano. Nell’antichità Erice fu celebre per il culto pagano di Venere Ericina cui era dedicato un tempio dove si praticava la prostituzione sacra.
La piccola Erice è caratterizzata da stradine strette e tortuose, archi tipicamente medioevali, cortili riccamente decorati e piccole botteghe. All’interno dell’area urbana spiccano il Castello di Venere, una tipica fortezza medievale costruita nell’area dove un tempo sorgeva l’antico santuario di Venere Ericina, la Chiesa Matrice, e la chiesa di San Domenico, oggi sede del prestigioso Centro Internazionale di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”. A sud-est dell’abitato si trova il bellissimo giardino del Balio, all'interno del quale svetta il castello Pepoli, costruito in età normanna e largamente modificato nel XIX secolo per essere trasformato in villa. Sul lato occidentale Erice è delimitata da mura ciclopiche, interrotte da torrioni e da tre porte normanne ma la città è famosa anche per la particolarissima pasticceria locale, a cui le monache si sono dedicate fin da tempi lontani.
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